Vedo da un finestrino tutto che passa in fretta e io come se volessi fuggire da quel nero di città;
l'aria mi sfiora il viso, c'è un gran rumre di gente che parla, ma non capisco ciò che dice perchè sono immersa nei miei pensieri;
dentro di me c'è confusione,come il suono di quelle voci che rimbombano nei miei pensieri,ma che non voglio neanche ascoltare,per la paura di essere delusa da questa città che non sa cosa vuol dire pensare,è troppo monotona per capire che intorno ad ogni persona c'è una scia di luce che non si dimentica fino a quando ti rendi conto che sei solo,ma che non hai paura perchè sei troppo felice e orgoglioso di te stesso o non ammetti di aver paura,per presunzione e in realtà ti tremano le gambe appena vedi qualcosa di diverso.
Troppo statico,il mondo non va così,è fatto di avventura,nuova vita,di cambiamenti che non si scordano,ma la gente si ostina a essere sempre uguale in tutto,anche tra persone,non capisce che c'è un abisso tra ognuno di noi e non puoi far finta di dimenticarlo,perchè saresti spudoratamente falso,ingenuo e insicuro su tutto quello che fai e soprattutto nessuno ti crederebbe perchè tutti sanno com'è la realtà,solo non vogliono ammettere che è così brutta e crudele,che la spinge a mentire pur di non soffrire e provar dolore ogni volta che passa per le strade di questa nera città.
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2 commenti:
ciao Angel,
la gente spesso riflette le città che vive, o forse è l'opposto...
Piccoli atomi separati da un nucleo che vortica alto sopra un cielo distante,
anime attonite in cerca di calore, per ripararsi dal gelo di una solitudine troppo buia da sopportare.
Ricorda sempre che dietro ogni scemo c'è un villaggio...
e continua a scrivere, ne vale la pena!
Grazie è molto bello ciò che hai scritto quando scriverò altri testi spero di leggere altri tuoi commenti.ciao e sappi che è meglio essere soli o meglio con i propri pensieri che con gente che non vorresti neanche conoscere.
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